Analisi Candlestick: cenni storici e introduzione

Le candele giapponesi, dette anche Candlestick, rappresentano un tipo di grafico di analisi tecnica molto utilizzato per gli investimenti in Borsa. Sono state create da Munehisa Homma, un economista giapponese che ai suoi tempi ha conosciuto una certa fama. Egli elaborò questo strumento nel tentativo di trovare un modo per prevedere l’andamento dei prezzi del riso. Era il XVIII° Secolo quando questo grafico fu utilizzato per la prima volta, mentre in Europa se ne venne a conoscenza solo molto dopo, precisamente nel 1989, grazie a Steve Nison.

Analisi Candlestick: applicazione

La costruzione grafica delle candele giapponesi non è affatto complicata. Ti mostro subito un’immagine: 

     Analisi Candlestick-introduzione

Tecnicamente, ogni candela (ovvero le figure che vedi nell’immagine), si compone di due elementi principali. Il primo elemento è il corpo della candela, chiamato in gergo finanziario anche Main Body, Real Body o jittay. Esso si ottiene semplicemente unendo graficamente il prezzo di apertura e il prezzo di chiusura di una determinata sessione di mercato.

Il secondo elemento è l’ombra della candela, conosciuta anche con il nome di Shadows o Kage, costituita da linee sottili che collegano il prezzo massimo e il prezzo minimo di una seduta al corpo della Candlestick.

Il primo vantaggio di cui un trader può beneficiare utilizzando questo tipo di analisi è la possibilità di vedere, in modo semplice ed evidente, la differenza di movimento tra compratori e venditori per un determinato scambio sul mercato. Oltretutto, la formazione grafica richiede solo la conoscenza dei prezzi principali delle negoziazioni, ovvero apertura e chiusura e massimo e minimo.

La forza delle candele è da ricercarsi in un meccanismo specifico, ovvero il processo di formazione della figura che compare nel grafico, grazie al quale è possibile valutare anche le relazioni tra i suddetti prezzi.

Oltre che dal corpo e dall’ombra, le candele giapponesi possono essere costituite anche da diversi colori, e più specificatamente da una coppia di colori. Si utilizzano principalmente il rosso e il verde, oppure il bianco e il nero. Il colore deriva dall’esito della chiusura, ovvero se una seduta termina in rialzo (candela verde o bianca) oppure in ribasso (candela rossa o nera).

In base ai parametri precedentemente descritti, un grafico Candlestick può generare differenti tipi di candele, determinate dalle diverse condizioni di mercato.

  1. Long white body: si tratta di un segnale fortemente rialzista. La candela appare molto lunga e bianca. Le ombre sono corte. Infatti devi sapere che nell’analisi Candlestick, più le Shadows sono corte e più forte è il rialzo, fino ad arrivare alla condizione estrema segnalata dalla candela di Marabozu, che è una Long white body totalmente senza ombre.
  2. Long black body. Nella forma è una candela identica alla precedente. La differenza è nel colore, completamente nero, il che indica un forte segnale ribassista.

Di seguito un’immagine che rappresenta le due candele sopradescritte:

Analisi Candlestick-spiegazione

  

3 e 4) Il terzo e il quarto tipo di Candlestick, chiamati rispettivamente Small Body e Spinning Top rappresentano condizioni di mercato equilibrate che non fanno presupporre forti movimenti nell’immediato. Appaiono così, ristrette sia nel corpo che nelle ombre:

analisi candlestick-usarle

5/6 e 7/8) Upper Shadow Line e Lower Shadow Line: si tratta rispettivamente di candele ribassista e rialzista, ma non troppo. Generalmente si vengono entrambe a creare dopo un trend molto forte. Ognuna delle due si suddivide ulteriormente in bianca e nera, ma in questo caso il colore non ha importanza, l’Upper Shadow indica sempre un ribasso, mentre la Lower Shadow indica comunque un rialzo. Graficamente, hanno ombre molto lunghe rispetto ai corpi e le due tipologie sono speculari. Appaiono infatti così:

upper shadows

             Figura 1 Upper Shadows

lower shadows

     Figura 2 Lower Shadows

9) Doji: quest’ultimo tipo di candela appare completamente senza corpo, mentre le ombre sono piuttosto marcate. Il segnale che ne deriva è di assoluto equilibrio e ciò significa che tra venditori e compratori c’è parecchia incertezza. Di seguito la formazione grafica della Doji, nelle varie condizioni di mercato:

analisi candlestick doji

In guide successive ti spiegherò maggiori dettagli sulle candele giapponesi e sul loro utilizzo. Si tratta di un argomento che ogni trader deve e vuole imparare, in quanto l’analisi Candlestick è praticamente la più utilizzata nel trading online e ciò significa che è un ottimo strumento per avere successo negli investimenti.

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